Qualche giorno fa il ministero dell’Istruzione ha pubblicato, come ad ogni inizio d’anno, un report statistico chiamato Focus “Principali dati della scuola – Avvio Anno Scolastico 2022/2023”
Ho elaborato questi dati inserendo una serie di percentuali, soprattutto rispetto all’inclusione scolastica, e confrontandoli con quelli dell’anno scorso.
Ecco quindi mio “Focus sul Focus”:
Cliccare qui per scaricarlo: Focus sul focus 2022
Emerge che:
– in un anno abbiamo 121.000 alunni e 2.346 classi in meno;
– la media di alunni per classe è leggermente diminuita (da 20,1 a 19,9);
– aumentano ancora gli alunni con disabilità: adesso sono oltre 290.000, 12.249 più dell’anno scorso;
– per effetto del calo della popolazione aumenta ancora di più la loro percentuale: siamo al 4,0%, era il 3,8% l’anno scorso;
– i posti di sostegno sono aumentati di oltre 14.000 unità;
– di media c’è un insegnante di sostegno ogni 1,56 alunni con disabilità, con una leggera diminuzione dall’anno scorso quando era il rapporto medio era 1,61;
– i posti di sostegno aumentano assai di più degli alunni con disabilità: 14.000 contro 12.249.
– rimangono enormi le differenze regionali: alcuni regioni applicano di fatto il rapporto 1:2 (Lombardia, Friuli, Liguria) altre sono su livelli enormemente più bassi, e quindi con più sostegno, come il Piemonte, la Toscana, l’Abruzzo e la Calabria con rapporti di circa 1:1,2.
E non è questione di nord/sud, vedi Piemonte e Lombardia: :1:1,24 l’uno, 1:2,12 l’altra. Significa che a parità di alunni con disabilità in Piemonte ci sono quasi il doppio di insegnanti di sostegno. Per quale motivo?
La media come detto è 1:56. Significa che alla primaria ogni alunno ha circa 14 ore, alla secondaria 12, e ovviamente quelli con più bisogni ne avranno di più, gli altri meno.
Quando si sente di alunni molto gravi che hanno meno sostegno della media nazionale significa che le risorse sono state date a chi non ne ha bisogno, non che non ce ne sono abbastanza.